Tante novità per lo splendido gioiello di architettura medievale, che per la prima volta si presenta nella sua veste originaria e con ingresso gratuito.
Sabato 26 giugno 2021 l’Antico Arsenale di Amalfi riapre al pubblico.
Molte le novità promosse dal Comune di Amalfi per valorizzare il monumento simbolo dei fasti dell’Antica Repubblica Marinara, a partire dalla possibilità di ammirare il monumento nella sua originaria veste per la prima volta, anche grazie all’ultimo intervento di riqualificazione promosso da Scabec lo scorso anno.Lo splendido gioiello di architettura medievale sarà inoltre accessibile in maniera gratuita per tutto l’anno in corso.
Una scelta precisa, quella dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Daniele Milano, per il quale “Si è voluto riportare l’antico cantiere navale al suo splendore originario, richiamando l’attenzione dei visitatori sull’architettura, le tecniche costruttive, i materiali e le funzioni di un edificio unico in tutto l’Occidente. A questo si aggiunge la volontà di offrire l’ingresso gratuito fino alla fine dell’anno sia ai turisti che ai residenti, vedendo nell’Arsenale uno dei punti di partenza del rilancio culturale della Città e una delle tappe culturali più importanti dell’intera Costiera. Ovviamente sono soltanto alcune delle iniziative che abbiamo voluto intraprendere per riaprire in maniera adeguata dopo mesi di chiusura forzata”.
Per accompagnare la visita sono stati realizzati nuovi materiali informativi, realizzati in doppia lingua, una mappa dedicata ai più piccoli e soprattutto un percorso tematico digitale chiamato “Le pietre narranti”. Il progetto si basa sull’utilizzo di codici QR distribuiti lungo le pareti dell’Arsenale e accessibili da qualsiasi smartphone, e consente di approfondire la conoscenza dell’edificio e della sua storia attraverso testi, foto e audio, in maniera discreta e senza alterare la percezione visiva della struttura.
Tra le tante attività di rilancio promosse dal Comune e curate dall’Assessore alla Cultura Enza Cobalto, una delle più importanti è il progetto di riallestimento degli spazi dell’Arsenale, che sarà presentato in occasione della riapertura. “Anche in questo caso la soluzione espositiva sarà volutamente minimale e rispettosa dell’edificio – sottolinea l’assessore – prevedendo la sistemazione dei principali reperti del Museo della Bussola e del Ducato marinaro in nuove teche eleganti e funzionali. L’intervento sarà realizzato grazie al co-finanziamento della Regione Campania-Settore musei e biblioteche, che per il terzo anno ha premiato i nostri progetti di valorizzazione di questo splendido attrattore culturale”.
Tra le novità più attese vi è certamente la prossima ricollocazione in Arsenale del Galeone in legno della Regata Storica, restaurato e riportato ai colori originari, che potrà essere finalmente ammirato nel suo contesto più adatto. La presenza del galeone si affiancherà a quella del nuovo plastico tridimensionale della Città di Amalfi nel XIII secolo, curato e realizzato dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana, anche questa una novità assoluta. “Il plastico non è solo un eccezionale strumento di conoscenza della storia della città – continua l’Assessore Cobalto – ma è un piccolo gioiello di design che ha impegnato anni di studio, lavoro e ricerca da parte del Centro di Cultura e Storia Amalfitana. A loro va la riconoscenza di tutta l’Amministrazione Comunale anche per l’instancabile attività grazie alla quale l’Arsenale ha raggiunto negli anni l’attenzione che merita, e che oggi consente di conoscerlo e ammirarlo per il suo eccezionale valore storico e culturale”.
Le novità con le quali l’antico cantiere navale della Repubblica di Amalfi riapre al pubblico non sono finite.
L’Estate 2021 comincia quindi con un significativo impegno per il rilancio culturale della città di Amalfi a partire da uno dei propri luoghi-simbolo. L’impegno congiunto dell’Amministrazione Comunale, degli operatori culturali e delle imprese che hanno collaborato alla sua riapertura è un indubbio segnale di ripartenza e soprattutto di fiducia per il futuro, che poggia anche sulle solide e millenarie mura dell’Arsenale.